LA COMMISSIONE RIPAM
Visto il decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, recante
< Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche >;
Visto il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, recante
< Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di
razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni >;
Visto il decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, recante
< Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n.
165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere
b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c), e), f), g), h), l),
m), n), o), q), r), s) e z), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in
materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche >;
Vista la legge 19 giugno 2019, n. 56, recante < Interventi per la
concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la
prevenzione dell'assenteismo >;
Visto il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante < Misure
urgenti in materia di salute e sostegno al lavoro e all'economia,
nonchè di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da
COVID-19 >, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 luglio 2020,
n. 77;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, concernente il < Regolamento recante norme sull'accesso agli
impieghi nelle amministrazioni e le modalità di svolgimento dei
concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei
pubblici impieghi >;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24
aprile 2020, recante < Determinazione dei compensi da corrispondere ai
componenti delle commissioni esaminatrici e della commissione per
l'attuazione del progetto di riqualificazione delle pubbliche
amministrazioni (RIPAM) >;
Visto il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione del
4 maggio 2021 che nomina la commissione RIPAM;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957,
n. 3, recante il < Testo unico delle disposizioni concernenti lo
statuto degli impiegati civili dello Stato >;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686 concernente < Norme di esecuzione del testo unico delle
disposizioni sullo statuto degli impiegati civili dello Stato,
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio
1957, n. 3 >;
Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68 recante < Norme per il diritto
al lavoro dei disabili > e in particolare gli articoli 3 e 18, comma
2, concernenti le quote d'obbligo a favore delle categorie protette;
Atteso che in base a quanto rappresentato dal Ministero dello
sviluppo economico con riferimento al prospetto informativo riferito
al 31 dicembre 2020 – riepilogativo della situazione occupazionale
rispetto agli obblighi di assunzione di personale con disabilità e
appartenente alle altre categorie protette – le quote di riserva di
cui all'art. 3 e all'art. 18 della legge 12 marzo 1999, n. 68
risultano coperte;
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, recante < Legge quadro per
l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate >;
Visto il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con
modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, e in particolare
l'art. 3, comma 4-bis;
Visto il decreto 8 novembre 2021 del Ministro per la pubblica
amministrazione, di concerto con il Ministro del lavoro e delle
politiche sociali e il Ministro per le disabilità, recante modalità
di partecipazione ai concorsi pubblici per i soggetti con disturbi
specifici di apprendimento ai sensi dell'art. 3, comma 4-bis, del
decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni
dalla legge 6 agosto 2021, n. 113;
Visto il decreto legislativo del 27 ottobre 2009, n. 150, recante
< Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di
ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di
efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni >;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7
febbraio 1994, n. 174, concernente il < Regolamento recante norme
sull'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai
posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche >;
Visto il decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 6, recante
< Riorganizzazione del Centro di formazione e studi (FORMEZ), a norma
dell'art. 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69 >;
Visto il decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante
< Codice dell'ordinamento militare >, e in particolare gli articoli 678
e 1014;
Visto il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante < Misure
urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per
l'efficienza degli uffici giudiziari >, convertito, con modificazioni,
nella legge 11 agosto 2014, n. 114, e in particolare l'art. 50, comma
1, che introduce l'art. 16-octies del decreto-legge 18 ottobre 2012,
n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012,
n. 221;
Visto l'art. 37 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98,
convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111,
recante < Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria >;
Visto l'art. 16-octies del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179,
convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221,
recante < Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese >;
Visto l'art. 73, comma 14, del decreto-legge 21 giugno 2013, n.
69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98,
recante < Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia >;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante < Nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai
documenti amministrativi >;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006,
n. 184, concernente il < Regolamento recante disciplina in materia di
accesso ai documenti amministrativi >;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre
2000, n. 445, recante il < Testo unico delle disposizioni legislative
e regolamentari in materia di documentazione amministrativa >;
Visto il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante
< Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e
gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni
da parte delle pubbliche amministrazioni >;
Visto il decreto legislativo del 30 giugno 2003, n. 196, recante
il < Codice in materia di protezione dei dati personali >;
Visto il regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone
fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonchè alla
libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE
(regolamento generale sulla protezione dei dati);
Visto il decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante
< Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle
disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e
del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle
persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali,
nonchè alla libera circolazione di tali dati e che abroga la
direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati) >;
Visto il decreto legislativo 18 maggio 2018, n. 51, recante
< Attuazione della direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento europeo e
del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativa alla protezione delle
persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da
parte delle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine,
accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni
penali, nonchè alla libera circolazione di tali dati e che abroga la
decisione quadro 2008/977/GAI del Consiglio >;
Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il
< Codice dell'amministrazione digitale >;
Visti i decreti legislativi 9 luglio 2003, n. 215 e n. 216
recanti, rispettivamente, < Attuazione della direttiva 2000/43/CE per
la parità di trattamento tra le persone, indipendentemente dalla
razza e dall'origine etnica >, e < Attuazione della direttiva
2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e
di condizioni di lavoro >;
Visto il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, recante il
< Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell'art. 6
della legge 8 novembre 2005, n. 246 >;
Visto il decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 5, recante
l'attuazione della direttiva 2006/54/CE relativa al principio delle
pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne
in materia di occupazione e impiego;
Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, recante < Riforma degli
ordinamenti didattici universitari >;
Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e
della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509,
concernente il < Regolamento recante norme concernenti l'autonomia
didattica degli atenei >;
Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e
della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270, concernente < Modifiche al
regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli
atenei, approvato con decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509
del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e
tecnologica >;
Visto il decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante
< Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo >,
convertito con legge 4 aprile 2012, n. 35, e successive modifiche ed
integrazioni, e in particolare l'art. 8, concernente l'invio per via
telematica delle domande per la partecipazione a selezioni e concorsi
per l'assunzione nelle pubbliche amministrazioni;
Vista la legge 30 dicembre 2018, n. 145 recante < Bilancio di
previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio
pluriennale per il triennio 2019-2021 >, e in particolare l'art. 1,
comma 303;
Visto il decreto legislativo 20 febbraio 2019, n. 15 recante
< Attuazione della direttiva (UE) 2015/2436 del Parlamento europeo e
del Consiglio, del 16 dicembre 2015, sul ravvicinamento delle
legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d'impresa
nonchè per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni
del regolamento (UE) 2015/2424 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 16 dicembre 2015, recante modifica al regolamento sul
marchio comunitario >, e in particolare l'art. 36;
Vista la legge 27 dicembre 2019, n. 160 recante < Bilancio di
previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio
pluriennale per il triennio 2020-2022 > e in particolare l'art. 1,
comma, 328;
Visto il decreto – legge 1° aprile 2021, n. 44, da COVID-19,
convertito con modificazioni dalla legge 28 maggio 2021, n. 76, e in
particolare l'art. 10;
Visto il decreto-legge 23 luglio 2021, n. 105, convertito con
modificazioni dalla legge 16 settembre 2021, n. 126, recante < Misure
urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e per
l'esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche >;
Vista la nota prot. n. 16912 del 20 luglio 2021, con cui il
Ministero dello sviluppo economico delega alla commissione
interministeriale RIPAM l'espletamento della presente procedura
concorsuale;
Fermi restando gli esiti della mobilità ai sensi dell'art.
34-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
Tenuto conto della necessità di garantire la tutela della salute
pubblica nell'attuale situazione epidemiologica da COVID-19;
Visto il vigente contratto collettivo nazionale di lavoro
relativo al personale del comparto dell'amministrazione destinataria
del presente bando;
Delibera:
Art. 1
Posti messi a concorso
1.
E' indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per il
reclutamento di un contingente complessivo di duecentoventicinque
unità di personale non dirigenziale, a tempo pieno ed indeterminato,
di area terza, posizione economica F1, da inquadrare nei ruoli del
Ministero dello sviluppo economico, secondo la seguente ripartizione:
A.
Profilo funzionario tecnico delle telecomunicazioni (Codice
TELE) centoventi in possesso di competenze in materia di elettronica
e di sistemi di telecomunicazione delle quali sessanta da destinare
prioritariamente agli uffici periferici del Ministero dello sviluppo
economico ubicati secondo la seguente ripartizione:
Parte di provvedimento in formato grafico
B.
Profilo funzionario informatico (Codice INF) quarantacinque
in possesso di competenze in informatica e in sicurezza informatica;
C.
Profilo funzionario tecnico (Codice ING) cinquanta in
possesso di competenze nelle materie inerenti all'automazione,
all'ingegneria civile ed edile e all'ingegneria elettrica ed
elettronica nonchè alle discipline fisiche, chimiche e biologiche;
D.
Profilo funzionario statistico (Codice STAT) dieci in
possesso competenze in materia di scienze statistiche e scienze
statistiche attuariali e finanziarie e matematica applicata.
2.
Ai sensi degli articoli 678 e 1014 del decreto legislativo 15
marzo 2010, n. 66, il trenta per cento dei posti è riservato ai
volontari in ferma breve e ferma prefissata delle Forze armate
congedati senza demerito ovvero durante il periodo di rafferma, ai
volontari in servizio permanente, nonchè agli ufficiali di
complemento in ferma biennale e agli ufficiali in ferma prefissata
che hanno completato senza demerito la ferma contratta, ove in
possesso dei requisiti previsti dal bando.
3.
Le riserve di legge, in applicazione della normativa vigente,
e i titoli di preferenza sono valutati esclusivamente ai fini della
formazione della graduatoria finale di merito di cui al successivo
art. 9.